La società dell'incertezza
Nella modernità attuale tutto è “liquido”. La liquidità è la caratteristica di base dei fluidi, che non possono mantenere una forma perché privi di una coesione interna. Il mondo attuale non ha la solidità né la struttura di un tempo quando “l’inferno terreno” era alimentato dalla fiamma pazza dell’ideologia. Anzi il passato non conta, non serve, come non serve la storia, il ricordo, le tracce della civiltà. Le nuove forme di produzione e di rapporti umani sono anonime, liquide, mutevoli, effimere. Secondo il sociologo polacco Bauman nella società contemporanea si sono letteralmente evaporati, sciolti i legami tra gli individui, legami sociali e interindividuali, che tendono a dissiparsi, a disgregarsi e a liquefarsi. La “vita è liquida” perché mancano punti fermi e tutto cambia velocemente. Stiamo ancora imparando come affrontare una situazione, ma nel frattempo la realtà è cambiata e i nostri strumenti di interpretazione e di analisi diventano subito inadeguati. Tutto si mescola e tutto si presenta diverso da come era nel passato. E’ una pentola in continua ebollizione dove avviene la mescolanza di razze, culture, tradizioni, stili. La tecnologia progredisce veloce e tutto diventa vecchio appena scoperto o fatto proprio. In questo quadro inquietante siamo viaggiatori privi di strumenti di riferimento verso una meta che non conosciamo e senza nemmeno sapere quanto durerà il nostro viaggio. La liquefazione produce un individuo afflitto dalla solitudine, egoista ed egocentrico, che vive in un tempo anch'esso liquido. Viviamo una fase della modernità che cancella la fiducia, la compassione, la pietà e si assiste ad un ingorgo di smarrimenti e stordimenti dove uomini e donne si scoprono immersi tra il vuoto esterno e lo svuotamento interiore. Non c’è gabbia di acciaio che possa reggere contro la modernità liquida: essa ci pervade, è invasiva, penetrante e disintegra tutto ciò che tocca. L’uomo si ritrova ad essere un “punto instabile” in un “universo di oggetti in movimento”.
"Liquid life is a precarious life, lived under conditions of constant uncertainty. The most acute and stubborn worries that haunt such a life are the fears of being caught napping, of failing to catch up with fast-moving events, of being left behind, of over-looking ‘use by’ dates, of being saddled with possessions that are no longer desirable, of missing the moment that calls for a change of tack before crossing the point of no return. Liquid life is a succession of new beginnings – yet precisely for that reason it is the swift and painless endings, without which new beginnings would be unthinkable, that tend to be its most challenging moments and most upsetting headaches. Among the arts of liquid modern living and the skills needed to practise them, getting rid of things takes precedence over their acquisition."
ZYGMUNT BAUMAN